Dermatite atopica e vitamina D

Stefano Calvieri

Professore emerito di Dermatologia, Sapienza Università di Roma

DOI 10.30455/2611-2876-2024-7

Con il termine “organo barriera” intendiamo l’insieme degli epiteli dell’organismo, dalla cui integrità dipende la nostra sopravvivenza. Numerosi componenti contribuiscono alla costituzione della barriera. Infatti, si riconosce una barriera chimica, immunologica, microbica e una fisica. Quest’ultima a livello della cute è decisamente più complessa rispetto a quella degli altri epiteli ed è regolata da un ben definito insieme di molecole coinvolte nel metabolismo della filaggrina, nella formazione dell’involucro corneo, nella sintesi delle lamelle lipidiche intercellulari, nell’organizzazione dei corneodesmosomi, nella desquamazione e nella formazione delle tight junctions (TJ), che riducono gli spazi intercellulari tra le cellule epiteliali fino alla loro scomparsa. In particolare, proprio lo strato corneo e le TJ, presenti in esso soprattutto nello strato compatto, sono responsabili della permeabilità, che negli altri epiteli è garantita dal sistema delle TJ. Inoltre, recenti indagini hanno dimostrato che l’inibizione parziale o totale delle proteine costituenti le TJ modifica la permeabilità epiteliale intervenendo nel metabolismo della filaggrina e dei lipidi con anomala formazione dello strato corneo.

In due malattie infiammatorie cutanee, in particolare psoriasi e dermatite atopica, l’alterazione della barriera sembra giuocare un ruolo importante nella loro patogenesi.

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