Carenza di vitamina D, fratture da stress e recupero post-traumatico

Umberto Tarantino 1,2, Ida Cariati 3

1 Dipartimento di Scienze Cliniche e Medicina Traslazionale, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; 2 Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia, Fondazione “Policlinico Tor Vergata”; 3 Dipartimento di Medicina dei Sistemi, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

DOI 10.30455/2611-2876-2024-5

La vitamina D è essenziale per l’assorbimento intestinale di calcio e fosfato, oltre che per il mantenimento di una buona performance muscolare e di un’ottimale funzione immunitaria. Infatti, valori costantemente bassi di vitamina D compromettono la mineralizzazione dello scheletro e aumentano il rischio di fratture ossee. Tra queste, le fratture da stress, causate da sollecitazioni meccaniche ripetute, sono state associate a carenza di vitamina D e rappresentano un problema comune tra atleti e militari. La correzione e il mantenimento di adeguati livelli di vitamina D, insieme all’ottimizzazione dei livelli di calcio, rappresentano una delle strategie più efficaci per rafforzare lo scheletro e, di conseguenza, prevenire il rischio di fratture. Pertanto, questa revisione offre una panoramica sui meccanismi attraverso cui la vitamina D influisce sulla salute ossea e sul recupero post-traumatico, fornendo una base solida per future ricerche e interventi clinici.

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