L’esistenza di una relazione tra vitamina D e malattie reumatologiche, inizialmente postulata sulla base degli studi epidemiologici, è stata largamente confermata attraverso studi sperimentali e clinici. In generale, la letteratura descrive un’elevata prevalenza di ipovitaminosi D nei pazienti affetti da malattie reumatologiche infiammatorie o autoimmunitarie, e una correlazione tra lo stato vitaminico D e l’attività/severità di malattia.
Gli studi randomizzati e controllati che hanno testato l’effetto della supplementazione con colecalciferolo (verso placebo) in pazienti affetti da malattie reumatologiche hanno dimostrato benefici di rilievo della vitamina D sia sugli indici clinimetrici che su alcuni outcome clinici. Sebbene la complessità delle malattie reumatologiche infiammatorie e autoimmunitarie e alcuni limiti metodologici degli studi pubblicati ostacolino in modo considerevole generalizzazioni circa il potenziale terapeutico del colecalciferolo in queste patologie, i dati preliminari degli studi, unitamente alla sicurezza e al basso costo del colecalciferolo, supportano fortemente l’uso del colecalciferolo in pazienti affetti da queste malattie, in considerazione dei potenziali e rilevanti benefici clinici.